Spitsbergen è la più grande (e unica) permanentemente popolata isola dell'arcipelago delle Svalbard, nel nord della Norvegia. Costituendo la massa più occidentale dell'arcipelago, l'isola confina con l'Oceano Artico, il Mare di Norvegia e il Mare di Groenlandia, coprendo un'area di 37.000 km2, rendendola l'isola più grande della Norvegia e la 36a più grande del mondo.
Il centro amministrativo è Longyearbyen.
Altri insediamenti, oltre agli avamposti di ricerca, sono la comunità mineraria russa di Barentsburg, la comunità di ricerca di Ny-Ålesund e l'avamposto minerario di Sveagruva.
Circa la metà dell'isola è coperta da uno strato di ghiaccio.
La caccia alle balene e le miniere
L'isola fu utilizzata per la prima volta come base per la caccia alle balene nel XVII e XVIII secolo, dopodiché fu abbandonata. L'estrazione del carbone iniziò alla fine del XIX secolo e furono fondate diverse comunità permanenti. Il Trattato delle Svalbard del 1920 riconosceva la sovranità norvegese e stabiliva le Svalbard come una zona economica franca e una zona smilitarizzata. La Norwegian Store Norske e la Russian Arktikugol sono le uniche compagnie minerarie a Spitsbergen. La ricerca e il turismo sono diventati importanti industrie supplementari, tra cui il Centro universitario delle Svalbard e lo Svalbard Global Seed Vault.
Sull’Isola Spitsbergen è situata la cittadina di Barentsburg, il secondo insediamento più popolato delle Svalbard, che possiede circa 850 abitanti, per la maggior parte minatori russi e ucraini. Vi chiederete come mai russi e ucraini vivono lì, la risposta è semplice: Barentsburg è una città sovietica, ex centro minerario, costruita secondo i dettami dell’urbanistica sovietica. Oggi è rimasta uguale alle sue origini, sembra di ritornare agli anni ’50-’60, alla Russia della Guerra Fredda.
La città ha un museo con fossili e impronte di dinosauro, non possiede negozi e nel periodo estivo organizza spesso spettacoli folkloristici.
Nessuna strada collega gli insediamenti; invece motoslitte, aerei e barche servono come trasporto locale.
L'aeroporto di Svalbard, Longyearben, fornisce il principale punto di ingresso e di uscita.
Clima delle Svalbard
L'isola ha un clima artico, anche se con temperature significativamente più elevate rispetto ad altri luoghi alla stessa latitudine. La flora beneficia del lungo periodo del sole di mezzanotte, che compensa la notte polare. Le Svalbard sono un terreno fertile per molti uccelli marini e ospitano anche orsi polari, volpi artiche, renne e mammiferi marini. Sei parchi nazionali proteggono l'ambiente in gran parte incontaminato, ma fragile. L'isola ha molti ghiacciai, montagne e fiordi.
Dove si trova Spitsbergen
Cosa fare alle Svalbard
Le Svalbard sono il luogo dove si può optare per un giro in slitta fino alla Bolta Valley, una valle stupenda che deve il suo nome ad un cacciatore disarcionato dal cavallo, “bolted” infatti significa “imbizzarrito”. All’Isola Spitsbergen si possono visitare le grotte di ghiaccio, ossia i pozzi profondi scavati dall’acqua nel permafrost, ammirare le caratteristiche stalattiti e stalagmiti e gli impressionanti riflessi di luce. Le escursioni a Spitsbergen possono essere fatte solo in slitta o in motoslitta, poiché non ci sono strade ma solo piste.
Isola Spitsbergen
La capitale delle Svalbard è Longyearbyen, una città molto suggestiva con le sue casette nordiche tutte colorate, in contrasto con il bianco candido del ghiaccio. Qui è situato l’unico Aeroporto in cui giungono i voli quotidiani di SAS da Tromso (il volo dura circa un’ora e 40 minuti) e anche da Oslo (durata del volo: 2 ore e 50 minuti).
A Longyearbyen girano tutti in fucile, nell’università, nei bar, nei ristoranti, dappertutto, addirittura gli asili sono circondati da alte e resistenti recinzioni, fatte proprio per impedire agli orsi di scavalcare.
Sull’Isola Spitsbergen è sita un’altra cittadina molto caratteristica: Ny Alesund, famosa per le basi scientifiche appartenenti a paesi di ogni parte del mondo. Ce n’è anche un’italiana, la Base Artica Italiana Dirigibile Italia, in ricordo a Umberto Nobile, responsabile dello Stabilimento militare di Costruzioni Aeronautiche a Roma dal 1919 al 1928 il monumento agli italiani.
Un ultimo consiglio per chi va alle Svalbard, è quello di fare una mini-crociera della durata di tre giorni al Nord delle isole per vedere i trichechi sull’isola di Moffen.
Che altro c’è dire della bella Isola Spitsbergen?
Beh, sicuramente che costituisce un grande polo di ricerca che sta facendo grossi passi avanti e che – come detto in uno dei post precedenti – il governo norvegese ha progettato la costruzione di una Banca genetica proprio sull’Isola Spitsbergen.